DiariOOH di brand: come Mrs. Disney determinò il successo del brand di Mickey Mouse
In tanti conoscono la fortuna della casa di produzione di cartoni animati (e non solo) più famosa al mondo. Disney è un brand di assoluto valore che nel tempo si è imposto come player più influente nel mercato dell’intrattenimento mondiale.
Citando i freddi numeri, l’azienda ha un fatturato di 15,6 miliardi di dollari, stando alle statistiche del primo trimestre 2021. I suoi prodotti sono venduti in tutto il mondo attraverso una diversificazione capillare dell’offerta, tra contenuti di intrattenimento, merchandising, e parchi divertimento.
Eppure, c’è stato un momento nella sua storia in cui ha rischiato di non farci conoscere e appassionare alle avventure di Mickey Mouse e i suoi amici, oltre a centinaia di storie entrate ormai nell’immaginario collettivo.
Il personaggio dalle grandi orecchie tonde
Nel 1927, Walt Disney arrivava dai successi della serie Alice in Cartoonland, ispirata alle avventure del personaggio creato da Lewis Carroll, e che combinava animazione e riprese live action.
La serie aveva permesso a Disney di trasferirsi da Kansas City, dopo aver dichiarato bancarotta, a Hollywood, diventata ormai fulcro dell’industria americana di prodotti d’intrattenimento.
L’ottimo riscontro di Alice portò Disney a lavorare su un altro personaggio per una serie completamente animata, Oswald the Lucky Rabbit. Ci fu però una contesa con il distributore, che si appropriò del personaggio lasciando Disney praticamente senza lavoro.
L’intuizione che diede una svolta alla sua vita fu quella di creare un nuovo personaggio, Mortimer Mouse, modificato poi in Mickey Mouse: un topolino combinaguai dalle grandi orecchie nere e tonde.
Come la moglie di Walt Disney determinò il successo di Mickey Mouse
Dopo due cortometraggi animati muti, Disney decise di scommettere nella produzione di un cortometraggio sonoro, con protagonista Mickey Mouse.
Siamo nel 1928, e nella Hollywood dell’epoca c’è un certo scetticismo tra gli addetti ai lavori, come spesso accade con l’avvento sul mercato di nuove tecnologie.
Anche Disney era dubbioso sul sonoro, e decise di programmare uno screening test appena ultimata la lavorazione di Steamboat Willie, un divertente cartone animato che presentava per la prima volta il personaggio che diventerà poi l’icona del brand.
Sistemò un proiettore nel giardino nel retro degli studi di produzione, e invitò mogli e fidanzate dei disegnatori e animatori per una visione di prova. Il risultato fu elettrizzante: le reazioni entusiastiche delle presenti servirono da propellente per la finalizzazione del progetto, e la successiva presentazione in pubblico.
Si narra che fu proprio la moglie di Walt Disney, Lillian, a invitare il disegnatore a sistemarsi in mezzo a loro, per meglio comprendere l’impatto che quelle immagini in movimento accompagnate da musiche e suoni avrebbero avuto sul pubblico.
Una scelta fortunata, che segnò per sempre la storia di questo brand.
Il brand che fa sognare grandi e piccini
Da quel momento in poi, la casa di produzione realizzò contenuti sempre più coinvolgenti, sposando progetti ambiziosi. Disney inanellò un successo dopo l’altro, costruendo un brand vincente e solido che resistette a rarissimi periodi di crisi reinventandosi continuamente.
I capolavori classici di Biancaneve e i sette nani, Pinocchio, Dumbo, Fantasia, Bambi, sono entrati nella Storia del Cinema oltre che nell’immaginario collettivo. Le storie di principi, reali e principesse hanno fatto sognare generazioni di grandi e piccini, a tutte le latitudini.
Parallelamente, il marchio con le grandi orecchie ha affiancato alla creazione di prodotti di intrattenimento una industria di merchandising di prodotti legati ai film e alle serie, che di fatto ha permesso alle proprie storie di prendere vita nelle case di tutti noi.
Non solo, grazie all’espansione aziendale, Disney ha teso la mano ai suoi fan per guidarli fisicamente nel regno fantastico delle sue storie, grazie all’apertura dei parchi divertimento in tutto il mondo. L’emozione impagabile di toccare con mano i propri beniamini del grande schermo, e di vivere le avventure delle storie Disney ha permesso al brand di instaurarsi nel cuore di miliardi di persone.
Il brand Disney nell’era digitale
Negli anni più recenti, l’azienda ha diversificato il suo output grazie alla costituzione di cinque divisioni, in modo da organizzare e gestire al meglio un pacchetto di offerta davvero unico al mondo.
Con l’avvento del digitale, la casa di produzione si è distinta per la produzione di contenuti d’animazione digitale con l’acquisizione della Pixar, realizzando e distribuendo capolavori come Wall-E, Monsters & Co., Up, la saga di Toy Story, Alla ricerca di Nemo e molti altri.
Dal momento in cui il cinema e la televisione tradizionale sono stati affiancati da una fruizione più multimediale e meno legata alla programmazione fissa grazie all’espansione di Internet, Disney ha aperto il suo mercato all’on-demand con la creazione del canale streaming Disney+.
Anche il suo modo di fare marketing durante l’era digitale ha subito una trasformazione.
Dalle campagne tradizionali distribuite tra pubblicità cartacea, trailer al cinema, spot in televisione e radio, e cartellonistica classica, il brand ha espanso la sua comunicazione fino a incorporare strategie di successo attraverso social media marketing e digital signage.
I profili legati al mondo Disney contano milioni di follower sui principali social network, e parallelamente l’azienda ha fatto dell’installazione di LED Wall, soprattutto all’interno dei suoi parchi divertimento, nei centri commerciali o sale Duplex, un vero e proprio punto di forza.
Le ampie possibilità del digital signage hanno permesso al brand di espandere gli orizzonti della propria comunicazione, garantendo un successo in termini di informazione e intrattenimento attraverso campagne di proximity marketing.
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Con questo articolo dedicato a Disney abbiamo inaugurato DIARIOOH DI BRAND, una serie di articoli incentrati su storie curiose e di successo dei brand. Seguite il nostro blog per rimanere sempre aggiornati sulle novità dal mondo dell’advertising digital out-of-home.